![]() di Alan Moore (testi), Eddie Campbell (disegni) |
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E vero, tante, troppe ipotesi si sono succedute sulla figura dell'assassino delle prostitute di Whitechapel, e questo già all'epoca delle indagini, inquinate da fenomeni di sciacallaggio e, sostiene l'autore (il grande Alan Moore), depistaggi; ed ancora di più in seguito, quando col passare degli anni i fatti sono diventati sempre più indistinti e sono fiorite le ipotesi più disparate sul nome dell'assassino (dal comodo - per quell'epoca - ebreo di turno al maniaco sessuale al gruppo di malviventi ricattatori). Ma gli omicidi, purtroppo, spesso non si risolvono grazie alla mente di qualche investigatore di animo nobile ed intelletto geniale. Qui non siamo nei libri di Agatha Christie, e neppure nei telefilm del Tenente Colombo. Qui si parla di vita reale (e parlando di un fumetto questo può sembrare un paradosso, ma avrò modo più avanti di spiegare questa affermazione) e con grande correttezza Alan Moore confessa fin dalla introduzione all'opera di aver rinunciato all'idea (se mai l'ha avuta) di presentare la "soluzione finale" al caso di Jack the Ripper: "abbiamo avuto il buon senso e l'onestà di considerare From Hell un'opera di pura finzione". |
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[=1= introduzione] - [=2= la storia] - [=3= Londra] - [=4= l'opera] - [=5= conclusioni] | ||
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