Settembre 2001
Nero su Bianco

"Nero su bianco".

Ha qualcosa a che fare con l'immutabilità, con l'assunzione di una forma definitiva. Ha anche qualcosa a che fare con la visibilità, l'accessibilità, la possibilità di essere letto e consultato. Significa, brutalmente, "inchiostro su carta".

Questo sito è nero su bianco.

Sembra quasi carta, se vogliamo. Ovviamente non lo è - i più scettici, se desiderano, possono provare a fare un aereoplanino piegando il monitor; come non è, ovviamente, inchiostro quello che state leggendo: se lo fosse, sarebbe stampato (i manoscritti e gli amanuensi sono estinti da parecchio tempo); e la stampa, per quanto libera, é selettiva, costringe in canoni, rifiuta ciò che reputa, magari per quell'attimo, inadatto, segue e crea (e seguendo crea, e creando segue) necessari conformismi da cui si sfugge solo a fatica, oppure postumi.

Via quelle facce, per favore. Non ho intenzione di annoiarvi col declino della società moderna e la riduzione dei tempi d'attenzione. Almeno, non oggi. Voglio solo mettere ben chiara, visibile, nero su bianco, una differenza fondamentale: quella tra scrivere e scrivere per pubblicare. I motivi per cui si scrive sono molti, e complessi; è molto più chiaro, invece, il fine per cui si scrive: se si scrive per pubblicare, allora ci si è scelto un mestiere, come pulire le strade o curare i malati o dirigere un'azienda; se invece si scrive per scrivere, è un'altra cosa. E` un modo per lasciare che un proprio pensiero si trasformi, condensi, solidifichi in una forma definitiva, prima nella propria testa, e poi sulla pagina. Nero su bianco.

La maggior parte della gente, quella spropositata percentuale di persone che crede di aver smesso di scrivere da quando non fa più temi in classe, ritiene che "scrivere" sia un po' come la fisica nucleare o la cardiochirurgia, qualcosa da lasciar fare a chi, per talento o per anni di sacrifici, sa (o magari é) qualcosa di più di un comune mortale.. Forse, per alcuni versi, in alcune occasioni, le cose stanno così. Ma il più delle volte si tratta semplicemente di mettersi davanti ad un foglio pulito, sia carta o word processor, e accodare una parola via l'altra, nero su bianco (o magenta su giallo paglierino, se vi si è rotto il monitor mentre cercavate di piegarlo a forma di aereoplano).

Il che ci porta al motivo per cui esiste questo sito.

Niente di melodrammatico, vi assicuro. Qualcosa, piuttosto, di estremamente semplice: vogliamo mettere a vostra disposizione punti di vista e frammenti di realtà che non vi appartengono, e che non sottostanno ad alcuna regola se non l'elementare sintassi, grammatica e ortografia. Vogliamo incuriosirvi, spronarvi, farvi riflettere su cosa potete o potreste fare con una penna in mano. Vogliamo rimescolarvi i pensieri e vedere che ne salta fuori.

C'è una bella frase, di un tizio tedesco, che parla di stelle danzanti e del caos che si ha dentro di sé. Forse il senso di questo sito é tutto qui: diffondere un po' di caos, e sperare di veder danzare qualche nuova stella.



Concezione e realizzazione: Matteo Scarabelli. Un sentito ringraziamento a Blind Ben per lo splendido titolo.

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