di Paul Jenkins (testi), Sean Phillips e Al Davison (disegni)
Vertigo / DC Comics (USA) - Magic Press (Italia)

Ci sono autori che, pur essendo stimati da tutti (e con tutti intendo pubblico, critica, addetti ai lavori in generale) non riescono a fare breccia nell'immaginario collettivo e a farsi considerare dei veri "big". Forse è solo una mia impressione, ma Paul Jenkins rientra in questa casistica. Stimato dagli editori (che gli hanno affidato moltissime testate "di grido", da Witchblade all'Uomo Ragno a Wolverine), apprezzato da pubblico e critica per le sue mini (Inumani e Sentry): tutto vero, ma chi voterebbe Paul Jenkins in un ipotetico sondaggio su chi sia il migliore autore di comics, attualmente? Fuori categoria il maestro Alan Moore, poco distante Frank Miller, anche Ellis, Ennis, Millar presumibilmente incontrerebbero maggiori favori nei lettori in questo ipotetico sondaggio. Eppure... Eppure Paul Jenkins su John Constantine (nonostante sia stato il suo primo lavoro importante nel campo dei comics, anche se per il solito sfasamento temporale noi italiani lo leggiamo solo ora) non teme alcun rivale.

E' vero, Jenkins ha uno stile un po' più classico rispetto a dissacratori quali Ennis o Ellis. Questo si nota specialmente proprio su Hellblazer, dove per narrare le sue storie ricorre abbondantemente alle care, vecchie didascalie e non al solo dialogo secco fra i personaggi; anche se sono quasi sempre scritte in prima persona, questo abbondare di didascalie può far sembrare il suo stile più datato... ma sulla testata di punta della Vertigo l'autore inglese ha fatto un lavoro eccezionale, dimostrando tra l'altro di essersi studiato a fondo il personaggio (Mr. Azzarello, non le fischiano le orecchie?), e non lasciandosi sfuggire l'occasione per buttare qua e là frecciate velenose alla politica interna inglese, come aveva fatto già Ennis.

Dopo la fine del ciclo di Ennis/Dillon (bellissimo, anche se leggermente sottotono nel finale) e dopo un primo volume di rodaggio (il comunque apprezzabile "Nozioni Distorte") già in "Massa Critica" l'autore aveva mostrato di avere le idee ben chiare su quanto fare col personaggio: un ciclo intenso, al termine del quale Constantine, dopo l'ennesimo duro confronto con il Primo dei Caduti, si trova privato del sangue del demone Nergal, e quindi della sua parte "demoniaca", che riesce a fondere con l'anima di Aleister Crowley, formando una sorta di specchietto per le allodole che il Primo dei Caduti confinerà all'inferno al suo posto. Questo nuovo volume ci presenta quindi un John Constantine un po' più rilassato, che si trova ad affrontare diverse avventure di cui il confronto con l'anima del padre, finito anch'egli all'inferno per certe colpe la cui reale portata sarà scoperta da John solo ora, costituisce l'episodio cardine. Unica nota debole di questo volume infatti è che non si tratta di un vero e proprio ciclo: i 5 episodi qui raccolti sono tutti autoconclusivi. "I Peccati dei Padri" è semplicemente il titolo dell'episodio più rappresentativo, corrispondente al n. 100 della serie USA, di lunghezza maggiore del consueto, in cui troviamo appunto il confronto fra i Constantine padre e figlio.

Due menzioni sono d'obbligo anche per il primo episodio in cui Jenkins, che riesce con grande maestria a mostrarci un sunto della vita di Constantine e della sua personalità, ricorrendo ad immagini metaforiche durante un confronto fra John ed un misterioso vecchio lettore di tarocchi (forse Gesù?), e per Sean Phillips, che realizza graficamente tutti gli episodi tranne l'ultimo - di Al Davison - con un tratto scarno ma incisivo, torbido e cinematografico, adattissimo all'atmosfera dei racconti.


Concludendo: un volume che consiglio a tutti. Leggendo la breve ma chiarissima introduzione di Pasquale Ruggiero non si avranno difficoltà di sorta nell'entrare in sintonia col personaggio e sarà possibile godersi questi cinque episodi che, ne sono certo, faranno piangere il vostro portafogli alla ricerca degli altri volumi che la Magic Press ha dedicato a Constantine.


recensione di Francesco "MiticoBaro" Barilli

Il design del sito è ©2001 di Matteo Scarabelli. I contenuti del sito sono © dei singoli autori. Eventuali opinioni espresse dai singoli autori non sono necessariamente condivise dai manutentori del sito.

Le immagini, testi, personaggi e loro caratteristiche distintive tratti da fumetti, film o quant'altro sono © e TM degli aventi diritto, e sono utilizzate a corredo di commenti e recensioni entro i limiti del "fair use".