Trade Paperback #1
edito in Italia da Play Press

Finalmente la Play Press fa uscire il primo volume della nuova Justice Society of America dopo averlo più volte annunciato e rimandato. Finalmente, perché anche in Italia adesso possiamo leggere le avventure del primo supergruppo della DC Comics e perché la serie (almeno per i primi numeri) è co-sceneggiata da David S. Goyer e James Robinson, quest'ultimo autore insieme a Goyer di una delle più belle e appassionanti serie supereroistiche (e non solo) degli ultimi anni, ovvero Starman. Rispetto alla serie che li ha resi famosi, le storie qui raccontate da Robinson e Goyer sono meno introspettive e personali di quanto non lo fossero quelle di Jack Knight, ma la cosa è comprensibile visto che le tematiche trattate su JSA sono quelle classicamente supereroistiche e che la gestione di serie con sette/otto personaggi non è una cosa molto semplice.

Gli sceneggiatori comunque riescono a creare una giusta miscela di azione e introspezione dei personaggi (ottime le caratterizzazioni di Sand, ex spalla del Sandman originale, e di Star-Spangled Kid, successore del suo omonimo, membro fondatore della Jsa) non tralasciando colpi di scena come la morte di alcuni personaggi mistici della Dc e la correzioni di alcuni orrori della storia Dc comics, come la versione post-"Zero Hour" del Dr. Fate.

Fa veramente piacere vedere personaggi come Jay Garrick e Alan Scott, colonne portanti dell'universo DC quanto lo sono Superman e Batman, trattati finalmente come meritano da Robison e Goyer dopo un bel po' di tempo, e soprattutto fa piacere vederli in una serie mensile che è tuttora in via di pubblicazione in Usa (ha da poco superato il numero 25). I disegni sono affidati a tale Stephen Sadowski, un disegnatore senza infamia e senza lode che però svolge un buon lavoro di stotytelling senza perdere tempo a cercare di stupire il lettore con splash page eccessive o cose simili.

Nel complesso un'ottima serie da seguire se siete stanchi di mutanti dalle trame ingarbugliatissime e siete alla ricerca di ottime storie che non hanno la pretesa di cambiare il volto del fumetto ma che non mancano mai di stappare più di un sorriso. Se proprio volete essere scoraggiati, l'unica cosa che può farlo è il prezzo piuttosto proibitivo della Play Press (o era Pay Press?), ovvero 24.000 lire per scarse 150 pagine di fumetto: sono veramente troppe, ma ormai sperare in un cambiamento equivale quasi a chiedere un miracolo. Speriamo...

recensione di Domenico "Snow" Viola

Il design del sito è ©2001 di Matteo Scarabelli. I contenuti del sito sono © dei singoli autori. Eventuali opinioni espresse dai singoli autori non sono necessariamente condivise dai manutentori del sito.

Le immagini, testi, personaggi e loro caratteristiche distintive tratti da fumetti, film o quant'altro sono © e TM degli aventi diritto, e sono utilizzate a corredo di commenti e recensioni entro i limiti del "fair use".