di Steven Seagle (testi), Teddy Christiansen et al. (disegni)
Vertigo [USA] - Magic Press [Ita]

Non si parla molto di House of Secrets... Peccato, perché questa serie della Vertigo (opera di Steven Seagle ai testi e, pressoché totalmente, di Teddy Kristiansen ai disegni) è un prodotto davvero interessante, anche se non uno dei più originali apparsi ultimamente sul mercato. Perché di sicuro esistono pochi espedienti narrativi, nel campo dell'horror in generale (non lapidatemi: sto usando questa etichetta sapendo di peccare di superficialità: vedrò di rimediare in seguito) più abusati della "casa misteriosa"; ma di sicuro i testi asciutti di Seagle ed i disegni coerenti di Kristiansen hanno la capacità di coinvolgere facendo dimenticare la scarsa originalità di base dell'idea da cui nasce la serie.

E' mia opinione, poi, che l'originalità non costituisca da sola un elemento indispensabile per fare di un'opera un capolavoro, o comunque che non sia necessariamente un elemento discriminante per valutare il valore artistico di un'opera. Per fare un esempio, con l'espediente del "manoscritto ritrovato" hanno costruito il proprio lavoro Cervantes, Manzoni ed Eco, eppure nessuno credo abbia il coraggio di parlare di plagio di Eco verso Manzoni o di Manzoni verso Cervantes. Oppure, per tornare ai fumetti, un'opera fondamentale come "V for Vendetta" di Alan Moore non perde certo una virgola della sua importanza o della sua bellezza se riconosciamo i punti di contatto con "1984" di Orwell (che lo stesso Moore ammette) o più in generale con la letteratura di genere "fantapolitico".

In due parole la trama è questa: Nella Seattle nota per il grunge e per l'essere (almeno nell'immaginario collettivo) una sorta di "Mecca" del popolo no global, esiste un'enorme casa di legno abbandonata. In questa casa si riunisce di notte una Giuria sovrannaturale, in cui vengono ascoltati e giudicati uomini che nascondono dentro di sé oscuri ed inconfessati segreti (a volte inconfessati anche a se stessi). Il giudizio del Tribunale appare quasi un "ultimo grado" di una giustizia terrena che faticherebbe a valutare certe colpe, troppo profonde e/o nascoste, velate da menzogne, vergogna, segreti.

Il Tribunale per il suo funzionamento abbisogna della presenza di un testimone, che nella nostra epoca (il Tribunale, lo si capisce quasi da subito, opera da tempo immemorabile, ed innumerevoli sono stati i soggetti succedutisi quali "testimoni") è la giovane Irene Harper, detta Rain, in apparenza cinica e distaccata, in realtà dotata di un sincero senso di giustizia. Un passato di violenze subite all'interno della propria famiglia (da cui è in fuga... Ma nel corso degli episodi scopriremo una realtà diversa, che non voglio svelare) la rende fragile e diffidente, e proprio per questo rinchiusa dietro quel protettivo guscio di cinismo cui accennavo prima. Rain all'inizio non è certo entusiasta del ruolo che le viene offerto (imposto?), ma proprio il suo senso di giustizia la spingerà a vincere la sua riluttanza ed a partecipare attivamente alle decisioni del Tribunale.

Dal punto di vista cronologico, House of Secrets è una maxiserie di 25 numeri, raccolti in Italia all'interno di 5 volumi della Magic Press. Il 6° Volume recentemente uscito ("Facciata") raccoglie una miniserie, sempre opera di Seagle/Kristiansen, recentemente uscita negli States. Ovviamente l'augurio è che questa mini sia solo il preludio ad altri episodi e/o "one shots" da dedicare alla "Casa".

Una menzione particolare va al terzo volume edito dalla Magic Press, ossia "Il libro della Legge". Dopo aver presentato nei primi due volumi Rain e i membri della Giuria della Casa, Seagle decide di approfondire in una serie di racconti autoconclusivi il passato dei componenti del Tribunale, chiarendo come ognuno ha affrontato la propria fine, offrendoci un realistico spaccato di vita di diverse epoche storiche. Oddio, nell'episodio su Clio la personalità dell'imperatore Adriano lascia qualche perplessità (se confrontata con l'interpretazione che ci ha proposto Marguerite Yourcenar nello splendido "Memorie di Adriano"), ma questo non toglie nulla alla bellezza del volume o del singolo episodio. E comunque questo terzo volume costituisce una buona lettura autoconclusiva per chi non conosce House of Secrets, fornendo un'ottima occasione per decidere di acquistare i numeri precedenti.

Una menzione la merita pure il primo volume "Fondazione", in cui Seagle ci presenta la realtà della gioventù di Seattle, una gioventù in cui l'unica valvola di sfogo sembra essere la musica dei Pearl Jam, dei Soundgarden, dei Nirvana (e vivaddio ricordiamolo!, di Jimi Hendrix, che a Seattle era nato!), gruppi che costituiscono l'unica speranza per i tanti giovani che esprimono la propria ribellione al mondo contemporaneo (e cercano la propria identità) formando una "garage band".

A livello grafico la serie non è del tutto caratterizzata dalla stabilità del team creativo, ma la parte del leone la fa Teddy Kristiansen, che nel primo lotto di episodi delinea la caratterizzazione di tutti i personaggi e determina l'impronta grafica cui si atterranno, coerentemente, anche i pochi altri disegnatori succedutisi sulla serie. Volti spigolosi e scarni, espressioni dense di disillusione, tratti ruvidi sono il marchio di fabbrica di House of Secrets, assieme ad una lentezza narrativa che può scoraggiare, ma che io trovo voluta e ben finalizzata: di sicuro è lenta, House of Secrets, ma lo è di una lentezza che vuole trasmetterci il cupo e ossessivo ripetersi di una quotidianità senza sbocchi apparenti. E' un lavoro impietoso e al tempo stesso profondo, che affronta senza retorica temi quali il disagio giovanile e l'incapacità di comunicare i propri sentimenti. Una lettura non facile, ma che consiglio vivamente a tutti.

recensione di Francesco "MiticoBaro" Barilli

Il design del sito è ©2001 di Matteo Scarabelli. I contenuti del sito sono © dei singoli autori. Eventuali opinioni espresse dai singoli autori non sono necessariamente condivise dai manutentori del sito.

Le immagini, testi, personaggi e loro caratteristiche distintive tratti da fumetti, film o quant'altro sono © e TM degli aventi diritto, e sono utilizzate a corredo di commenti e recensioni entro i limiti del "fair use".


Hai perso la barra di navigazione? Clicca qui!