i Walter Simonson (testi), Walter Simonson e aa. vv. (disegni)
"The Mighty Thor" nn. 337-382 [USA]

Dopo la serie dell’editoriale Corno (terminata nell’agosto 1980 col n. 243, e trascinatasi sporadicamente fino al 1981 con il settimanale dell’Uomo Ragno) Thor riapparve nelle edicole italiane nell’ottobre 1989, stavolta come comprimario (!) della serie che la Play Press dedicò a Silver Surfer. Probabilmente la casa editrice ritenne più opportuno aprire una nuova serie che partisse con un "vero" numero 1, ossia la serie di Silver Surfer scritta da Steve Englehart, piuttosto che con quel numero di Thor (precisamente il n. 337 della serie americana, datata novembre 1983), che pure presentava materiale di qualità decisamente superiore. Proprio con quel numero, infatti, cominciava il lungo ciclo scritto e (almeno per i primi numeri) disegnato da Walter Simonson, un ciclo che sarebbe passato alla storia come uno dei migliori di Thor e del fumetto Marvel in generale. Un ciclo di storie talmente bello ed avvincente che avrebbe presto convinto i responsabili della Play Press a trasferire le storie del Dio del Tuono (con il numero 351 della serie americana) direttamente su una nuova testata allo stesso dedicata.

Sempre interessato, come ogni vero artista, allo stile dei colleghi, Simonson citava tra le sue influenze Steve Ditko, l'italiano Sergio Toppi, i francesi Mezieres e Moebius e, naturalmente, Kirby. Effettivamente dal punto di vista grafico il Simonson che vediamo all'opera su Thor è, insieme al John Byrne della stessa epoca, il fumettista più fedele allo spirito di Jack Kirby, il celebre e compianto disegnatore che aveva segnato col suo tratto le origini e uno splendido ciclo del personaggio. Il suo approccio grafico, raffinato e felice connubio fra tradizione e innovazione, coglie in pieno l'essenza dello stile del "Re" e del suo impatto visivo. Confesso di avere una forte nostalgia per quei tempi in cui innovazioni (anche molto interessanti, per carità), come la computer-grafica non avevano ancora dilagato, lasciando spazio alla inventiva e al talento degli autori come Simonson, che sapevano costruire tavole imponenti pur con uno stile "povero" di tratti. Il Thor che ci presenta Simonson è un Thor completamente "ristrutturato" dal punto di vista grafico (si arriverà fino a fargli portare una folta barba bionda - dopo che Hela ha sfregiato il suo volto - e a fargli indossare un'armatura - in seguito alla maledizione della solita Hela, che aveva reso fragili le sue ossa) e la sceneggiatura dello stesso autore è solida ed efficiente. Devo ammettere che, proprio rileggendo queste splendide storie per questo articolo, mi sono accorto della differenza che passa fra una grande interpretazione di Thor ed una apprezzabile ma non esaltante (com'è, a mio modesto avviso, quella recente di Jurgens): Simonson ha preso l'epica asgardiana ed ha modellato tutta la sua sceneggiatura amalgamando con grande sapienza l'ormai celebre linguaggio aulico degli dei asgardiani (nella loro consolidata tradizione-Marvel) con dialoghi realistici, veloci e diretti (nei primi numeri l'attrazione tra Lady Sif e Beta Ray Bill è tratteggiata con classe; più avanti nella saga è da ricordare l'elegia funebre recitata da Frigga in memoria di Odino, scomparso durante la lotta con Surtur). Ma è soprattutto la grande e meticolosa conoscenza della mitologia nordica che contraddistingue questo ciclo, rendendolo unico ed imperdibile per gli appassionati del Dio del Tuono.

A parte brevi intermezzi Simonson si occupò totalmente (testi e disegni) della serie fino al n. 367 (in Italia Thor Play Press n. 13). Col n. 368 Simonson lasciò le matite della serie a Sal Buscema (solido autore da molti discusso, ma che secondo me seppe mantenere il livello grafico ad alti livelli) per ritornare col numero 380 (in Italia Thor 26) con la sua storia più bella, ossia l'epica lotta fra Thor e Jormungand, ossia il Serpente di Midgard, suo nemico predestinato per il Ragnarok (la "lotta finale" degli dei Asgardiani, secondo la mitologia nordica). Si tratta di un'avventura dipinta con disegni "a tutta tavola" e raccontata con didascalie che catturano perfettamente l'aura eroica della vicenda, che ci prepara all'epilogo della saga, in cui Thor costringerà Hela a revocare la magia che rendeva deboli le sue ossa.

Simonson concluderà la sua esperienza su Thor con il n. 382 (in Italia Thor Play Press n. 28).

Concludendo, se volete leggervi tutto lo splendido ciclo del Thor by Simonson, eccovi la cronologia italiana:

· Silver Surfer Play Press nn. 1/14

· Thor Play Press nn. 1/28

Nel n. 15 di Thor erano presenti estratti dall'annual del 1989; nel n. 16 un fill-in di Owsley/John Buscema

recensione di Francesco "MiticoBaro" Barilli

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